3x60' | History/People | HD

GBR 2022

3DD

Ufficialmente conosciuta come Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, l'URSS era uno Stato presieduto, controllato e tormentato da un governo a partito unico. Quello del Partito Comunista.
Nessun’altra nazione ha inflitto tale distruzione alla propria popolazione in nome del progresso. Il potere ha corroso la leadership, lasciando le masse a soffrire in nome della storia. Era una nazione grande quanto un continente, che si estendeva da Mosca a Vladivostok e da Leningrado a Stalingrado, l’ingovernabilità di un così vasto paese era inevitabile.
Figure complicate e contraddittorie andavano e venivano: Stalin l'eroe despota la cui crudeltà conosceva pochi limiti che unì una nazione per sconfiggere Hitler. Krusciov l'astuto libertario, che predicava la riforma ma permise un'escalation della corsa agli armamenti. Breznev, quel membro illeggibile alla vecchia guardia, che mandò la storia all'indietro. E naturalmente Gorbaciov, che portò grandi cambiamenti, modernizzazione e distensione, ma che vide l'Unione Sovietica crollare sotto il suo dominio: la nazione insostenibile.
Nel corso di molti anni, questo vasto paese si è chiuso fuori dal resto del mondo, paranoico, economicamente incerto, repressivo, continuando a gettare una vasta ombra su tutto il mondo. Il 20° secolo è stato plasmato dalle sue convulsioni, dalle sue epurazioni, dalle sue guerre e dai suoi leader.