L'Intuizione di Duchamp: Il Pensiero Creativo che Innova il Talento
52' | Arts&Culture | HD
ITA 2022
Lilium Distribution
per Rai 5
Qual è l’eredità di Marcel Duchamp nel mondo dell’arte contemporanea? Come il suo rivoluzionario lavoro ha cambiato per sempre le nostre vite e la percezione e il significato di arte contemporanea? Guido Talarico, editore e giornalista esperto di arte contemporanea e fondatore del premio The Talent Prize, ci accompagna in un viaggio nel talento sotto la guida di quattro artisti contemporanei che aprono le porte dei loro atelier e del loro lavoro.
Elena Bellantoni, Corinna Gosmaro, Eugenio Tibaldi e Gian Maria Tosatti sono testimonianza diretta di come i generi espressivi siano in continua evoluzione e parlando del loro operato sveleranno come funziona il mondo dell’arte contemporanea e come far emergere il proprio talento.
Le conversazioni danno vita ad un documentario dinamico che rappresenta la diversità di stili, di generi, di ambienti e di contaminazioni dove nasce l’arte.
Elena Bellantoni attraverso il suo lavoro di ricerca esplora le dinamiche identitarie e relazionali che si instaurano nei territori e negli spazi che attraversa; utilizza il linguaggio e il corpo come soggetti di indagine, formalizza i suoi progetti attraverso il video, la fotografia, la performance, la scultura, il disegno e l’installazione.
Il lavoro di Corinna Gosmaro si concentra sulle riflessioni sull'essere umano come entità culturale globale e sulle sue caratteristiche senza tempo. La sua pratica si basa sul processo attivato attraverso le interazioni con l'ambiente. Muovendosi sul confine tra pittura e scultura, il suo lavoro disegna un viaggio nella storia della nostra cultura e la distinzione tra l'opera e la sua esposizione rappresenta un ulteriore passo avanti nella pratica del suo operato.
Eugenio Tibaldi è un artista da sempre attratto dalle dinamiche e dalle estetiche marginali, dal complesso rapporto fra economia e paesaggio contemporaneo. Studia la periferia ed in particolare le sue risultanze estetiche. Documenta e rileva i passaggi del rapporto fra legalità, economia ed estetica. Viene guidato dal desiderio di dimensionare la contemporaneità attraverso questi luoghi periferici e documentarli e studiarli in quanto, proprio perché defilati e poco amati, prescelti per i cambiamenti culturali, liberi dal peso della storicizzazione, liberi dal senso civico e di conservazione.
Gian Maria Tosatti è un artista visivo italiano i cui progetti sono indagini a lungo termine su temi legati al concetto di identità, sia sul piano politico che spirituale. Il suo lavoro consiste principalmente in grandi installazioni concepite per interi edifici o aree urbane. La sua pratica coinvolge spesso le comunità connesse ai luoghi in cui le opere prendono corpo.
Il documentario dà spazio anche a figure istituzionali decisive: Renata Cristina Mazzantini (Quirinale Contemporaneo) e Sam Stourdzé (Accademia di Francia a Roma, Villa Medici) che integrano la storia spiegando l’evoluzione dell’arte nei passaggi dal classico al moderno e al contemporaneo. La Mazzantini è curatrice di Quirinale Contemporaneo, progetto che inserisce nelle sedi della Presidenza della Repubblica opere d’arte ed oggetti di design rappresentativi del nostro secolo e che si pongono in dialogo costruttivo con le opere antiche già custodite nei palazzi istituzionali.
Stourdzé è direttore dell’Accademia di Francia a Roma, residenza per artisti che consente loro di studiare, approfondire e portare avanti i propri progetti. La sua linea guida è la mobilità, che sia essa artistica, sociale o europea, come motore di sviluppo. Attraverso il loro lavoro e la loro esperienza, viene spiegato come l’arte contemporanea si relazioni e si contestualizzi in ogni ambiente e come, analizzando il lavoro degli artisti contemporanei, si possa vedere quello che sarà il futuro della società.